lunedì 30 aprile 2012

Abbazia dei Gerolomini - complesso

Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Indirizzo: Piazza Roma, 0(P) - Ospedaletto Lodigiano (LO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: monastero
Epoca di costruzione: sec. XII
Autore: Natali Giuseppe, decorazione chiesa
Comprende: Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, casa dell'Abate, monastero
Configurazione strutturale: La chiesa è ad aula unica rettangolare, coperta da una volta a botte, con cappelle laterale (3 per lato, comunicanti tra loro) spaziate fra loro da brevi tratti di muratura, presbiterio quadrato e coro rettangolare.


La facciata è a capanna (con al centro una finestra serliana),




 chiusa ai due lati da grossi pilastri con



alta cornice in cotto ad archetti, sormontata da cuspidi.


La croce presenta inserti a mezza sfera che simboleggiano una scodella; tale riferimento visivo serviva in passato ai viandanti che con questo segnale si indicava loro che in caso di bisogno, non si sarebbe negato una scodella di minestra.

Nella parte inferiore c'è un portico decorato con tecnica trompe l'oeil,
(restaurato nel 1897)
Santa Paola
 a tre archi voltati a crociera, retti da colonne e reggenti una balconata mistilinea. 




Epoca di costruzione: 1455 - 1470
Autore: Mainardi Andrea, decorazione chiesa; Cattapane Luca, decorazione prima cappella destra, pareti; Natali Giuseppe, decorazione aula e sagrestia, volta; Bortoloni Mattia, decorazione coro, volta; Garavaglia Carlo, costruzione coro
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: uso storico (XV)



La chiesa, voluta nel 1516 dai conti Balbi in cambio delle loro molteplici donazioni all’ordine Gerolomini, è uno scrigno di opere d’arte realizzate nella seconda metà del’500 da artisti che per la decorazione dell’edificio si sono ispirati alla chiesa di S. Sigismondo a Cremona.







Tra i tesori presenti spicca il trittico,




ora smembrato, realizzato dal Giampietrino nel 1520, che raffigura S. Pietro e S. Paolo (tavole appese alle pareti del presbiterio) e una splendida Madonna con Bambino e Santi incorniciata da una struttura lignea dorata di chiaro gusto barocco,





(collocata invece sulla parete che separa il coro dal presbiterio), un capolavoro simbolo della diffusione e della recezione della lezione leonardesca da parte dell’artista.


Di grande pregio è anche il coro ligneo intagliato e dipinto




con scene riprese dalle Storie di San Gerolamo,




una tela con i Santi Girolamo e Agostino e una tavola con Sant’Agostino e Gesù realizzate da Luca Cattapane nel 1599, la meravigliosa pala d’altare con Santa Cecilia e Caterina, dello stesso anno, opera del famoso Andrea Minardi, detto il Chiaveghino, a cui risponde anche il piccolo affresco con il Matrimonio mistico di Santa Caterina. Sia il Cattapane che il Chiaveghino per la composizione dello loro pale d’altare hanno ripreso i prototipi di Bernardino Campi realizzati appunto in S. Sigismondo.


Nella sagrestia vi sono i decori dell'artista Natali Giuseppe


(particolare)





La stanza contiene un mobile decorato con applicazioni ad intaglio






La visita guidata, promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lodi, è ricca di riferimenti culturali e costituisce dunque un momento unico e imperdibile per godere appieno del gusto artistico cinquecentesco del Lodigiano, a cavallo tra influssi leonardeschi e manierismo lombardo.



Fonti:
http://www.terralodigiana.it
http://www.lombardiabeniculturali.it
http://www.comune.ospedalettolodigiano.lo.it